Scoprire che cos’è il growth hacking ti darà un potente strumenti di marketing. Pronto?

Il marketing è in costante evoluzione. Giorno dopo giorno marketers ed esperti del settore devono inventarsi qualcosa di nuovo per provare a mettere il muso davanti ai concorrenti.

Alla fine di questo articolo non solo avrai capito, a grandi linee, che cos’è il growth hacking, ma avrai anche qualche idea su come utilizzarlo per la tua attività.

Un consiglio: leggi, fai passare qualche ora o anche un giorno e poi rileggi e cerca di entrare più in profondità.

Che cos’è il growth hacking

Ricorriamo all’etimologia come prima chiave da utilizzare per scoprire che cos’è il growth hacking.
Il primo dei due termini inglesi sta per crescita, mentre il secondo per trucco. Attento però a non cadere nell’inganno della facile interpretazione: è una tecnica non un inganno.
Niente manipolazione né mistificazione.

Sganciandoci un po’ dal significato letterale per definire che cos’è il growth hacking potremmo usare il concetto di soluzione creativa, intuizione, idea geniale che porta ad una crescita, rispetto al punto in cui ci si trova.

Una delle definizioni che trovo più intuitiva ed interessante è questa: “un processo che combina il marketing allo sviluppo del prodotto, allo scopo di ottenere una crescita in termini di prodotto, nel più breve tempo possibile, soddisfacendo i bisogni di un mercato e limitando lo spreco di risorse”.

Come vedi è qualcosa di molto complesso, una tecnica che lavora su più piani e che si attua passano da 6 fasi, tutte concatenate tra di loro:

  1. Raccolta dei dati attuali ed analisi
  2. Attivazione del pensiero creativo
  3. Proposta di soluzione ed attuazione
  4. Seconda fase di test e valutazione dei dati
  5. Sviluppo del prodotto
  6. Miglioramento costante

Come sfruttarlo per il copywriting

Sai che cos’è il copywriting ed ora anche che cos’è il growth hacking. Che cosa potrebbe accadere combinandoli insieme?

Questa tecnica può infatti essere applicata non solamente ad un prodotto, ma anche a dei testi, specie nel caso in cui stiamo parlando di testi tecnici di marketing o di funnel marketing.
Scrivere per il web ha delle regole specifiche, ma queste tecnica rappresenta un gradino ancora superiore.

Applicare la struttura del growth hacking ad un testo significa ottimizzarlo per fare in modo di attrarre l’attenzione del potenziale cliente e convincerlo ad entrare all’interno dell’imbuto che abbiamo immaginato e che ci consegnerà dei contatti caldi, pronti a convertire.

Anche in questo caso possiamo parlare di alcune fasi attraverso le quali opera il growth hacking copywriting:

  1. Notorietà, l’utente scopre il nostro prodotto o servizio
  2. Acquisizione, inizia uno scambio tra “noi” e l’utente che ci conduce a conoscerci reciprocamente meglio
  3. Attivazione, abbiamo le prime dimostrazioni di interesse dell’utente
  4. Fidelizzazione, l’utente diventa un potenziale acquirente perché inizia ad “affezionarsi” al nostro prodotto
  5. Acquisto, si convince che siamo noi la soluzione al suo bisogno o problema
  6. Recensione, il cliente soddisfatto diventa il nostro primo brand ambassador

Capire che cos’è il growth hacking applicato al copywriting significa avere chiaro: quale storia raccontare, su quali caratteristiche del prodotto puntare, che cosa il tuo target vuole sentirsi dire, qual è l’obiettivo per il quale possono acquistare il tuo prodotto, in che modo parlano e vogliono che tu parli loro.

Complesso? E’ per questo che ci siamo noi di Esperienze d’Arte Comunicazione!