La strategia online è importante, ma anche complicata perché elimina dall’equazione il faccia a faccia. Come capire quale pubblicità è la migliore? Con l’A/B test!

L’hai mai letto L’Arte della Guerra di Sun Tzu?
Secondo me lo dovrebbero inserire tra i migliori testi di marketing di sempre. Anzi, dovrebbero metterlo come lettura obbligatoria fin dalle elementari, perché in pratica ti fa capire come padroneggiare la situazione e volgerla a tuo favore.
E l’A/B test, se fosse esistito ai suoi tempi, sarebbe di certo stata una freccia all’arco di questo filosofo.

Che cos’è l’A/B test?
È un modo per capire se la tua comunicazione è efficace e soprattutto in quali parti specifiche lo è di più o di meno. Rispetto al tuo target, piccola postilla fondamentale.

Devi fare una pubblicità sui social o su Google. Perché, e questo spero tu lo sappia, ormai la portata organica di qualsiasi messaggio è ridotta all’osso.
Sei convinto di aver fatto il lavoro perfetto a livello di copywriting e di immagine. Quindi vai, investi il tuo gruzzoletto e fai andare la campagna.
Brutta sorpresa: i risultati sono scarsi rispetto a quelli che ti attendevi. E devi correre ai ripari.
Certo, puoi farlo e fare tante prove diverse, mettendo tanto budget e andando alla cieca per poi, ad un certo momento e quasi per miracolo, trovare la combinazione perfetta.

Oppure? Puoi fare fin dall’inizio un A/B test: creare due o tre versioni del tuo messaggio, con delle piccole variabili che hai già studiato in base al target al quale vuoi riferirti, mettendo un budget minino e studiando quella che produce più conversioni.
Alla fine, investirai il budget che avevi destinato alla campagna solo nella versione che funziona davvero.

Meglio così, no?!

A/B test, come impostarlo

Ci sono alcune operazioni preliminari che devi fare prima di dare il via al tuo A/B test.
Vediamole insieme in modo rapido.
Ovviamente, il tutto parte dal presupposto che tu abbia la capacità di produrre copy diversi per uno stesso messaggio che vuoi far arrivare ed anche una buona capacità grafica per inserire dei cambiamenti nell’immagine.
Per ottenere dei buoni risultati in comunicazione non ci si può improvvisare.

  1. Studia il tuo target

Conosci le buyer personas? Molto più semplicemente, i clienti tipo del tuo business. Se hai di fronte solamente un target specifico e definito, sei fortunato: hai un solo destinatario per il tuo messaggio. Se invece, come capita nella maggior parte dei casi, hai più persone interessate al tuo servizio o prodotto devi cercare di fare un ritratto delle più importanti. Le variabili che di solito possono essere più utili sono il sesso, la fascia di età, il bisogno/esigenza da risolvere. In base a queste, puoi costruire un messaggio che vada a parlare direttamente a loro e che ne susciti interesse ed attenzione.

  1. Imposta copy differenti

Per dire la stessa cosa, ci sono molti modi. Per fare un A/B test corretto devi impostare due o tre tipologie di copy che si differenzino per un solo aspetto, in modo da poterlo riconoscere e sapere quale ha funzionato e quale no.
Puoi variare il modo in cui poni il problema che vuoi andare a risolvere – come domanda oppure come affermazione -, l’unicità del tuo prodotto che va a risolvere quello specifico problema o il modo in cui inviti all’azione finale.

  1. Testa l’immagine

Come per il copy, anche l’immagine è potente. Ti do una dritta: il cervello è attratto dal volto umano. Lo riconosce per primo e fissa il suo sguardo su quella parte dell’immagine. Potresti fare una prova inserendo una foto con un volto che punti alla parte più importante del tuo messaggio.
Oppure fare diverse prove colore o collocare la call to action in punti differenti.
Puoi sbizzarrirti.

Una volta impostate le tue alternative, non ti resterà che avviare le campagne test ed aspettare che facciano il loro corso. Cerca di avere dei dati significativi, prima di decidere.
Quando si può parlare di “dati significativi” dipende dai tuoi numeri: cerca di arrivare all’incirca alla stessa quantità di visualizzazioni che di norma hanno le tue campagne.

Una cosa importante: non credere che se fai un A/B test, allora quella è la modalità giusta di comunicare per tutte le tue campagne! Ogni prodotto, messaggio, problema, è differente.
Certo, può darti un’indicazione su che cosa piace al tuo pubblico, ma non prendere mai nulla come oro colato: a te piacciono sempre le stesse cose?