Ogni ora vengono lasciate 300 milioni di recensioni online. Un’immensa massa di commenti che alimenta la feedback economy.

Oramai tutti sappiamo quanto le recensioni online contino. Oramai forum, blog, portali danno la possibilità di recensire, chiunque oggi ha la facoltà di lasciare un commento sulla propria esperienza. Ogni minuto, 5 milioni di nuovi feedback vengono pubblicati online. Una sorta di biglietto da visita parallelo, per qualsiasi attività offra prodotti o servizi al pubblico. Non più solo alberghi e ristoranti, ma anche centri estetici, smartphone, prestazioni dei dottori.

Quella che viene generata è una mole di dati enorme, una vera ricchezza per chi lavora in questo settore: riuscire a intercettare usi, gusti e consumi degli utenti è fondamentale. E così la si studia, per cavalcarla. Ed ha un nome: feedback economy. Le recensioni online, i feedback sono il cuore di tutto e generano ricadute in grado di stabilire le sorti di migliaia di attività di business.

Le nuove generazioni  non investono un centesimo se non sono certe di quello che stanno scegliendo. Secondo Sprout Social (strumento che fornisce monitoraggio dei social, report approfonditi e lussi di dati in tempo reale), tra i settori più orientati dalla human experience al primo posto c’è il retail, seguito dalle utilities, poi il travel.

La feedback economy: diamo i numeri!

Tutti i comportamenti di acquisto sono influenzati da informazioni che si trovano online, soprattutto quelle che raccontano le esperienze di altre persone. E non solo degli influencer con maggior seguito. Il fenomeno è ormai maturo e ogni settore ha il proprio luogo d’elezione dove scambiarsi informazioni.

L’aspetto interessante, per le aziende, è riuscire a gestire la propria reputazione, senza subirla. Secondo alcune ricerche ormai circa il 25% del valore di mercato di un’azienda deriva direttamente dalla sua reputazione e avere oltre 50 reviews aumenta gli acquisti online di un prodotto quasi del 5%: primo dato da tenere a mente se pensiamo all’importanza delle recensioni online.
Ma ce ne sono altri da considerare:

  • l’85% delle piccole medie imprese ha beneficiato dei feedback dei clienti
  • quasi la totalità delle imprese, ha attivato il monitoraggio delle recensioni online, ma solo il 62% lo fa con metodo e organizzazione
  • il 63% controlla i social e chiede al proprio personale di riferire i pareri dei clienti
  • il 55% integra totalmente i feedback nel proprio modello di business

In Italia nel mondo del turismo il 97% dei clienti dichiara di basare le proprie scelte in base a contenuti online. Poi chi fattivamente le porta avanti e conclude l’operazione è il 49%. Ed è il settore più forte. Ma anche gli altri si stanno attrezzando: banche, assicurazioni, telecomunicazioni.

Le recensioni online sui social

Anche i social stanno contribuendo a dare risalto e importanza alle opinioni degli utenti, infatti Facebook nelle pagine aziendali dedica uno spazio alle recensioni online e Google consente, oltre che su Maps, anche nei risultati del motore di ricerca di mostrare i commenti dei clienti che si sono confrontati con l’attività in questione.

Nella costante ricerca di aiutare i consumatori nel prendere le decisioni migliori e di fidarsi delle opinioni altrui stanno nascendo siti specializzati del settore.
Trustpilot, ad esempio, è una community online che raccoglie le recensioni per le aziende che entrano nel circuito.
Ekomi, invece, riunisce i feedback di acquirenti di determinati e-commerce che sono basati sulle transazioni effettive. Questo rende ancora più efficace questo tipo di strumento e rende autentico il giudizio del cliente. 

I consigli di EDA Comunicazione

Bene! Dopo tutte queste informazioni, il nostro consiglio non può che essere quello di inserire nel vostro sito le recensioni. Aiuteranno i potenziali clienti all’acquisto dei vostri prodotti e servizi e daranno al vostro brand la giusta credibilità che merita.