Occuparsi di content marketing è molto complesso perché bisogna costantemente stare al passo con le novità. Cosa sai della Search Intent Optimization?

In un precedente articolo ti ho già spiegato come concentrarsi solo sulle keywords sia ormai una tecnica obsoleta per garantire al tuo sito un buon posizionamento sui motori di ricerca. Ora voglio spiegarti come della Search Engine Optimization una parte fondamentale sia la Search Intent Optimization.
L’algoritmo di Google cambia molto spesso e raffina gli indicatori tramite i quali giudica il tuo sito e soprattutto i contenuti che proponi: essere originali ed usare le giuste parole chiave, non basta più.

Studia il tuo target, scopri cosa vuole

Ormai avrai imparato a memoria che il primo elemento dal quale partire sempre quando devi produrre un contenuto è un’analisi del target di riferimento: tono di voce, informazioni, immagini, dovranno essere differente e studiate perfettamente per le esigenze dei tuoi potenziali clienti. La comunicazione implica qualcuno che abbia qualcosa da dire e qualcuno che voglia ascoltarlo: se sbagli i modi, nessuno ascolterà il tuo messaggio.

Secondo passo, capire che cosa di specifico sta cercando il tuo target: ogni persona che digita una chiave di ricerca su Google è mosso da un’intenzione, da un bisogno di risposta ad una domanda. Che può essere più o meno complessa.

Il tuo compito, se vuoi essere un buon comunicatore, ottenere dei lead e convertirli in clienti è proprio questo: capire l’intenzione di chi cerca.
Per dirla all’inglese, devi diventare un esperto di Search Intent Optimization, cioè essere in grado di proporre dei contenuti ottimizzati per dare risposte coerenti con l’intento di ricerca del tuo target.

Gli intenti di chi cerca

Solitamente ci sono tre tipologie di motivazioni che portano ad una ricerca sul web e se vuoi lavorare sulla Search Intent Optimization devi essere in grado di riconoscerle.

  • Intento Commerciale: quello di chi cerca perché vuole acquistare. Ha un bisogno e vuole soddisfarlo subito.
  • Intento Informativo: facile da comprendere che riguardi chi, appunto, è alla ricerca di informazioni, notizie, approfondimenti.
  • Intento di Navigazione: caratterizza che sa già dove vuole atterrare, ma non conosce l’url giusta da digitare. Tipo se volessi visitare il sito di Esperienze d’Arte Comunicazione, ma sapessi l’indirizzo esatto.

In che modo puoi dunque lavorare sulla Search Intent Optimization?
Una volta che hai studiato il suo target e capito che cosa lo spinge a digitare quella parola o quella combinazione di termini sulla barra di ricerca di Google, devi fare in modo che ogni tua pagina ed ogni tuo testo, sia in grado di rispondere a quella esigenza.

Ricordati che dietro alla tastiera c’è sempre una persona, mettiti nei suoi panni e cerca di capire: quale risposta vorrei io a questa domanda se fossi nei suoi panni?
Ti faccio un esempio stupidissimo, ora che siamo in periodo di vacanze. Se la chiave di ricerca fosse “vacanza Sardegna”, prima di scrivere il tuo contenuto dovresti fare un’analisi di ciò che può essere sotteso da questi due termini. Così, al volo, io direi che quell’utente potrebbe voler sapere:

  • come arrivare in Sardegna
  • offerte per voli e/o traghetti
  • spiagge più belle
  • le migliori strutture attorno alle spiagge più belle
  • le attrattive di quella località

ti viene in mente altro? Bene, perché più risposte dai e più stai lavorando di Search Intent Optimization!