Abbiamo imparato molto da questo ultimo anno. Sicuramente che possiamo controllare ancora meno di ciò che pensavamo e, soprattutto in ambito imprenditoriale, che dobbiamo sempre avere un piano B.
Anche se il mondo del digital non rappresenta il tuo core business, ormai non avrai più dubbi sul fatto che la digitalizzazione delle PMI sia una necessità, quando meno come asset di sostegno.

A dimostrarlo, non sono solamente riflessioni post facto, ma anche un’analisi molto interessante svolta dall’Osservatorio Go Daddy sulle piccole imprese.

Da diretti interessati, ce la siamo letta con attenzione e vogliamo condividerne alcuni interessanti aspetti.

La forza delle PMI

Chiariamo prima l’ambito di indagine. I dati ISTAT ci dicono che dei 4,4 milioni di imprese presenti in Italia, il 95% circa ha tra 1 e 9 dipendenti e genera circa il 41% dell’intero fatturato realizzato: le PMI dunque si confermano la spina dorsale del nostro Paese.

Il periodo di lockdown ha messo a dura prova proprio queste realtà, spesso meno dotate di capitali e mezzi, ma di certo anche di una maggiore resilienza: sono state le prime ad adattarsi ed a reagire con proverbiale caparbietà, reinventandosi e scoprendo la forza del digital.

Quello che ci racconta il PMI Digital Index, realizzato da Go Daddy prendendo in considerazione

  • 11mila domini
  • 4mila profili di piccole e medie imprese
  • 120 parametri

è un forte balzo in avanti nel livello di digitalizzazione delle PMI italiane rispetto all’anno precedente: la necessità ha aguzzato l’ingegno! E chi è riuscito a mettersi in carreggiata non solo ha potuto continuare a svolgere la propria attività, mitigando il colpo inferto dal Covid-19, ma ha anche costruito nuove opportunità ed allargato i propri confini di business.

Digitalizzazione delle PMI, come agire

Ora, la reazione d’istinto che ha portato finalmente a puntare sul digital va sistematizzata, per fare in modo che questa forza propulsiva non si esaurisca una volta che il naufrago ritrova la terra ferma: insomma, se sei un imprenditore l’errore che non devi compiere è quello di tornare alle vecchie abitudini quando tutto, speriamo di esserci davvero vicini, sarà passato.

La digitalizzazione delle PMI deve infatti diventare un processo di crescita continua, perché può in effetti toccare tantissimi aspetti del fare impresa: dall’organizzazione aziendale allo svolgimento del lavoro dei dipendenti/collaboratori, dal modo di proporsi al pubblico ai canali da utilizzare, dai contenuti proposti alle modalità di acquisto.

Parliamo di “processo di crescita continua” perché scendendo nello specifico di alcuni dati condivisi nel report, possiamo di certo apprezzare una prima accelerazione, ma dobbiamo anche essere sinceri e dire che la situazione è ancora molto lontana dall’essere ottimale:

  • il 41% delle micro aziende è presente online, almeno con un sito web “vetrina” rilevabile tramite i motori di ricerca
  • solo il 27% di queste riesce a sviluppare volumi di traffico rilevanti, che si attestino oltre le 500 visite al mese
  • il 7% delle imprese utilizza Google Ads
  • il 68% ha aggiornato il proprio sito negli ultimi 12 mesi
  • il 57% ha una site map correttamente rilevata
  • il 47% ha una pagina Facebook

Ed i servizi di comunicazione?

Questo è l’aspetto sul quale forse c’è di più da lavorare in ottica di digitalizzazione delle PMI. Se infatti è vero che i servizi “sales&delivery” hanno visto un incremento di utilizzo grazie al lockdown, è ancora forte la difficoltà di capire quanto parlare al proprio target in maniera continua sia importante per farsi conoscere, per creare un legame, per condurre all’acquisto e fidelizzare.

Il report di Go Daddy ci dice infatti che solo il

  • 6% delle PMI campione ha un servizio di comunicazione digital attivato
  • 6% realizza delle newsletter
  • 7% lavora sulla Seo per generare traffico
  • 4% lavora sui social per generare traffico
  • 2% ha attivato servizi di “paid search”

Acquisire nuovi clienti tramite i canali digital è la nuova sfida per poter parlare di una effettiva digitalizzazione delle PMI: se, come noi, sei convint* che il tempo dell’attesa sia finito, sappi che non vediamo l’ora di metterti a disposizione tutte le nostre competenze e la nostra passione!