Arriva per tutti gli account Google una maggiore trasparenza sulla gestione e memorizzazione degli audio usati per interagire con l’assistente vocale Google: scopriamo insieme cosa è cambiato

Se possiedi un account Google, dovresti aver da poco ricevuto una mail dal titolo “Abbiamo aggiornato la tua impostazione per le registrazioni vocali e audio”.
Aprendola, avresti letto di un epocale cambio di passo da parte del colosso di Mountain View relativamente a privacy e archiviazione dei propri file audio.

Non tutti, infatti, sono a conoscenza del fatto che Google raccoglie in un’apposita pagina tutte le ricerche effettuate con la nostra voce tramite l’assistente vocale Google o nei suoi principali servizi: ci riferiamo a Google Maps, ad esempio, ma anche a YouTube o all’utilizzo della dettatura vocale.

Fino a poco tempo fa, il salvataggio degli audio dei nostri comandi era obbligatoriamente salvato ed archiviato: ora tutto cambia, perché il salvataggio diventa opzionale.

All’interno della mail, infatti, c’è un link alla pagina delle impostazioni che ti permette di gestire i tuoi file, riascoltarli e/o eliminarli.
Ma, ancor più fondamentale, troverai l’opzione per decidere se attivare o meno il salvataggio.

Come funziona il salvataggio

Google necessita di una parte di questi preziosi file ottenuti grazie all’uso dell’assistente vocale Google per continuare a migliorare il suo servizio, ma le nuove normative sulla privacy non permettono che il tutto avvenga in maniera completamente automatica e, soprattutto, all’oscuro dell’utente finale.

Gli step da effettuare sono i seguenti:

  • Vai su Controlla Impostazioni nella mail;
  • Registrazioni audio;
  • Accetta (se vuoi acconsentire) subito dopo aver scorso i termini.

Come molte altre aziende del web Google è spesso balzata agli onori della cronaca per la sua imponente raccolta di informazioni generate dalle attività degli utenti durante l’utilizzo dei servizi.

Solo lo scorso anno un altro scandalo era esploso coinvolgendo Amazon (con Alexa) e Facebook: alcuni dei loro dipendenti avevano infatti ascoltato diversi file audio degli utenti per “migliorare la qualità del servizio offerto”.

Tutta questa attenzione è fondamentale dal momento che l’interazione vocale con i sistemi operativi di questi dispositivi sta per diventare ancor più pervasiva.
Risale a pochi giorni fa l’annuncio di Polestar 2, il nuovo veicolo total electric di Volvo, aspirante rivale della Tesla.

Qual è la particolarità? L’assistente vocale Google si farà carico di tutta la gestione multimediale dell’abitacolo.

Questo significa non solo impartire comandi vocali finalizzati alla riproduzione di tracce musicali, ma anche l’intera cronologia dei nostri spostamenti giornalieri.

Ed è proprio su questo punto che dovrebbe focalizzarsi la nostra attenzione: i dati degli utenti non devono obbligatoriamente diventare merce di scambio fra aziende per aumentare i propri profitti alle nostre spalle.

Avere il controllo della situazione diventa più che mai necessario giorno dopo giorno.