I nuovi trend pubblicitari ci impongono una riflessione: il modo migliore per raggiungere un determinato target di riferimento, è puntare sull’emozione?

Una domanda cruciale perché da questa risposta dipende l’impostazione strategica e la produzione di tutti i contenuti – da testi a video – che un brand dovrà utilizzare per farsi conoscere e mostrare i propri prodotti/servizi al mercato, sui vari canali.

Che cosa stanno facendo i grandi marchi?

Il primo passo che possiamo compiere per cercare di elaborare una risposta all’interrogativo di partenza è guardare ai brand più famosi: sono spesso loro a dettare per primi i nuovi trend pubblicitari, studiando le reazioni e le richieste dei consumatori attraverso strumenti potenti, dai focus group al neuromarketing.

Analizzando gli spot televisivi proposti nell’ultimo anno, si nota chiaramente che lo spazio lasciato alle informazioni promozionali è esiguo, a fronte di uno storytelling sempre più concentrato verso la sfera emotiva: il racconto del prodotto lascia spazio al racconto del contesto, per indurre un’identificazione tra il sistema valoriale del brand e quello del potenziale cliente.

Un mirabile esempio di interpretazione dei nuovi trend pubblicitari è quello realizzato dalla regione Puglia per la promozione turistica del territorio: una famiglia a fine vacanza, con un figlio in fase pre-adolescienziale che non vuole lasciare i luoghi di villeggiatura perché qui ha trovato l’amore. Una situazione nella quale tutti ci siamo trovati o comunque ci potremmo ritrovare, che innesca un meccanismo di identificazione e ci parla di un territorio senza andare a mettere in luce i suoi aspetti positivi, ma facendoli percepire grazie ad una storia accompagnata ovviamente da immagini d’impatto che ci mostrano scenari meravigliosi.

Altro importante esempio, è il cambio di rotta effettuato dalla Nespresso. Se infatti il testimonial continua ad essere George Clooney, è la narrazione ad essere radicalmente cambiata: dall’esaltazione dell’eleganza e dello stile presente nei primi spot, al racconto del modo in cui il caffè Nespresso “nasce”, delle persone coinvolte nella filiera, dei valori ai quali ci si ispira.

Chiudiamo questa breve carrellata con Zalando, che crea uno spot nel quale il suo prodotto è praticamente invisibile: non si accenna a qualità, scelta, tessuti, garantees. Si sceglie di puntare tutto sul valore della diversità, sulla forza dell’affermazione del proprio essere, al di là di qualsiasi standardizzazione. In questo modo, tutti noi pensiamo di essere raccontati in questo spot e, di conseguenza, tendiamo a vedere nel brand una sicura soddisfazione delle nostre richieste: su Zalando troveremo il capo che ci rappresenta.

Nuovi trend pubblicitari, come trasferirli nei propri piani strategici

Possiamo a questo punto dare una risposta al quesito da cui eravamo partiti: tra emozione e promozione, oggi vince la prima.

La lezione che le PMI devono portarsi a casa è quella di ispirarsi a ciò che, con budget evidentemente più elevati, fanno i grandi brand, ricalibrandolo sulle proprie necessità e possibilità.

Il consiglio è quello di prevedere nei propri piani di comunicazione uno storytelling coinvolgente, che lasci momentaneamente da parte l’esaltazione del prodotto, delle sue specifiche tecniche o dei benefici oggettivi che potrebbe innescare, per cercare di raccontarne invece la parte più nascosta, quella che va a toccare le corde dell’emotività.

É ovvio che, nel fare questo, occorre mettere in campo una attenta programmazione dei contenuti che preveda sia un’attenzione ai nuovi trend pubblicitari che una soluzione di continuità con quello che è stato il tone of voice del brand fino a questo momento.

Il consiglio potrebbe essere quello di aggiungere nel proprio schema di contenuti via via qualche accenno a temi più emozionali, mai fini a sé stessi ma sempre collegati al target di riferimento ed alle leve di riconoscibilità del brand.

Se stai pensando che “non è per niente facile”, hai ragione: è per questo che ci siamo noi! Ma possiamo comunque darti intanto qualche piccolo consiglio.
Chiediti:

  • qual è la mia storia? o quale storia vorrei che mi rappresentasse?
  • quali sono i valori caratteristici che posso collegare al mio modo di “produrre”?
  • quali contenuti emozionali posso creare? spot? post social? articoli blog? video social?
  • perché, a parità di qualsiasi specifica tecnica, le persone dovrebbero scegliere me?

Parti da questi interrogativi, risolvili e cerca di trasformarli in uno storytelling interessante: potrebbe sembrarti qualcosa di distante dal processo di vendita e invece…